TICINESI IN CHIAROSCURO

Fine settimana in chiaroscuro per le ticinesi che hanno sorriso solo a metà: vittoria casalinga, sconfitta esterna nella replica.

Cominciamo da chi sta peggio, cioè l’Ambrì. La vittoria sul Friborgo (4 – 0) con il secondo shut out di Manzato nella stagione e la prima rete di Sabolic avevano acceso qualche timida speranza che, impostato un ruolino di marcia con passo maggiormente spedito, qualche soddisfazione potesse alfine approdare sotto le volte della Valascia. Vero che la pochezza dei burgundi (che in nottata hanno sollevato French dall’incarico e affidato temporaneamente la formazione al duo Dubè – Rosa) aveva consentito alla formazione di Cereda di incamerare tre punti senza eccessivi patemi, ma si credeva che la ritrovata via della rete per Sabolic, dotasse la formazione  un’arma al momento del tutto sconosciuta. Invece, l’acqua continuano a portarla altri, e buon per tutti che Dal Pian e Kneubuhler stanno facendo molto per tenere a galla la situazione. Così a Losanna non c’è stata continuità e la rete iniziale di Hofer non è stata supportata da quel raddoppio che ebbe consentito maggiore fiducia (occasioni avute, ma immancabilmente fallite). Per il rientro di Novotny c’è ancora tempo, dunque bisogna inventarsi qualcosa, perchè  10 punti in 10 partite non portano lontano dall’ultimo posto.

Bene il Lugano contro i lanciati LIONS nella sera in cui Sannitz festeggia le 800 presenze in maglia bianconera: 3 – 1 il risultato, ma prestazione solida e attenta al cospetto di una delle formazioni più in forma del momento. Subita la rete iniziale di Suter, la formazione di Kapanen  ha rapidamente impattato con Fazzini (due reti ancora per lui in serata). Il vantaggio del top scorer ha messo il fuoco sotto i pattini degli ospiti che hanno a lungo premuto, ma i bianconeri hanno avuto il merito di non disunirsi, di lottare con disciplina sino al liberatorio punto di Zangger, nel finale, che liberava dall’incubo del possibile pareggio. Sulle ali la buona serata, si pensava di concedere il bis alla Ilfis, ma il Langnau, si sa, non molla l’osso! Il doppio vantaggio  (2 – 0 alla prima pausa; 3 – 2 nel terzo tempo) non hanno impedito allo scatenato Pesonen (che con Di Domenico ha incamerato minuti su minuti) di impattare e trasformare rigore da plausi per l’aggiudicazione della contesa dopo l’overtime.