SERATACCIA TICINESE

Si può perdere, ci mancherebbe, ma a volte si perde anche male. E’ quanto successo stasera alle due ticinesi: l’Ambrì ha lasciato punti importanti al Friborgo, il Lugano altrettanto allo Zurigo.

Per la formazione di Cereda, il 3 – 1 dei burgundi deve suonare come campanello d’allarme, non per il mero punteggio, ma per la prova davvero opaca (non si vedeva da tempo una prestazione così poco incisiva e priva di mordente) dei biancoblu. Tolta la fiammata iniziale e quella a fil di terza sirena, con la rete di Hofer buona solo per le statistiche, la formazione leventinese ha lasciato tutto il resto del match nelle mani dell’avversario, apparso, di rimando, più motivato, grintoso e affamato. Puntuale è arrivata la doppietta dell’ex Lhotak, che pare segnare con soddisfazione solo ai suoi vecchi compagni, ma il taccuino annota poco o nulla sulle opportunità di dare fastidio a Berra, rimasto praticamente inoperoso per gran parte della serata. L’Ambrì ha avuto, comunque, l’opportunità di mettere in discussione il suo destino, ma, puntualmente, ha lasciato cadere l’occasione: Zwerger (che non segna da nove partite) non ha concluso nulla nelle due volte in cui si è trovato tutto solo davanti al portiere avversario; un 5 vs 3 per oltre un minuto non ha prodotto tiri decenti. Nel terzo periodo, Cereda ha persino provato a rimescolare le carte, mettendo D’Agostini (per altro affatto brillante) al posto di Zwerger. Il risultato non ha dato nessun frutto sperato. Resta da chiedersi se, a lungo andare, lo sforzo sostenuto per arrivare sin qui non stia per essere pagato. In fondo il buon Cereda non aveva mai smesso di ricordare quale fosse il punto di partenza ad inizio stagione. Appunto!

Il Lugano era attesa alla conferma della goleada di Losanna, se non nel punteggio, almeno nell’atteggiamento sul ghiaccio. Nulla di tutto questo all’Hallenstadion dove la vecchia volpe di Del Curto ci ha messo un niente a scompaginare le poche carte di Ireland. E’ bastato mettere un uomo a fare forchecking sull’uscita dal terzo bianconero per mettere in crisi la fonte delle idee ticinesi. Così, con pochi sussulti, lo Zurigo ha preso in mano la partita e portato a casa rotondo 5 – 0, indiscutibile nel punteggio e nelle modalità con cui è scaturito. Insomma, il Lugano è tornato a … fare il Lugano di questo tormentato e indecifrabile campionato.

A cinque giornate dal termine, il LOSANNA strapazza lo ZUGO, apparso irriconoscibile e impietosamente messo sotto con un parziale di 5 – 0, prima di tirare i remi in barca e chiudere su un comunque appariscente 5 – 2; il DAVOS supera il BERNA 4 – 3 in trasferta con gli orsi che si distraggono anche questa sera al cospetto dei grigionesi; il BIENNE, ai rigori, ha ragione del LANGNAU; il GINEVRA si ossigena sul ghiaccio di un rassegnato RAPPERSWIL.