REAZIONE TARDIVA

L’Ambrì a Davos s’impappina sui fondamentali e lascia scappare i “buoi”; poi si ravvede, ma è troppo tardi per agganciare un treno che, seppure in classifica veleggia a ritmi molto superiori a quelli dei leventinesi, sul ghiaccio tutta questa differenza non si è fatta notare. Peccato perché, chiuso a reti inviolate il primo periodo, dove però gli uomini di Cereda si erano fatti preferire, non hanno perseverato e, scelleratamente, nel breve volgere di tre minuti, hanno consegnato nelle mani dell’avversario altrettante reti, frutto di imprecisione, errori grossolani, mancanza di adeguata concentrazione. L’avvio del terzo tempo suggellava l’ennesimo aiuto ai gialloblu che, giunti sul 4 – 0, ritenevano chiusa la pratica. Invece, mai vendere la pelle dell’Ambrì prima del tempo: con Rohrbach e la doppietta di Muller, i leventinesi facevano arrivare il fiato sul collo dei grigionesi che se la cavavano con la rete di Herzog a porta vuota, complice Zwerger (sua anche la cattiva gestione del disco in occasione della rete di Romanenghi nel derby!), per un 5 – 3 finale che va stretto ai ticinesi. Certo i molti cambiamenti nel line – up hanno bisogno di trovare l’assestamento necessario: oggi è andato in scena, forse un po’ forzatamente, un nuovo  Ambrì a trazione tutta anteriore nel pacchetto stranieri (a riposo Plastino), con il rientrante Sabolic in terza linea con Dal Pian e Neuenschwander. Esperimento apprezzabile, ma da rodare.