PER IL LUGANO FINISCE MESTAMENTE LA STAGIONE

Dopo 94’ cala il sipario alla Corner Arena e il Lugano lascia, dopo sole quattro partite, la compagnia. La singola gara 4 ha mostrato, in sintesi, tutto il meglio e il peggio della stagione. Bene la determinazione e la forza della disperazione per la sfida del “dentro o fuori”, bene la ricerca caparbia della soluzione che avrebbe rimandato il verdetto, ma anche un power play che non ha funzionato, se non in una circostanza, troppa ingenuità nel cadere in penalità inutili (ben due a gioco fermo! Costate altrettante reti!), una prestazione a corrente alternata con improvvise accelerazione e pause. Insomma, lo specchio del campionato visto sin qui. Chi si illudeva di poter trovare l’interruttore che accendesse una stagione deludente, è stato inesorabilmente smentito: non esistono semplicistiche ricette. Ora, si spera, a bocce ferme ci sarà il tempo per meditare sul latte versato. La speranza è che l’analisi sia completa e che le tante cose che non hanno funzionato, sul ghiaccio e fuori dal ghiaccio, vengano affrontate adeguatamente. E chi deve essere messo in discussione, non sieda sempre dalla parte del giudice!

Per le altre partite, continua l’altalena tra BERNA e GINEVRA, dove il “fattore campo” pare contare poco: gli orsi impattano sul 2 – 2 l’ennesima tiratissima sfida. Il LOSANNA vince e LANGNAU e ipoteca il passaggio del turno. Nel girone per la retrocessione, dove tutto è già deciso prima di cominciare, il RAPPERSWIL coglie qualche successo corroborante, mentre continua il calvario del DAVOS.