LUGANO: LA RIMONTA NON C’E’

Seconda sconfitta in meno di 24 ore del Lugano che sulla pista di Malley non ha saputo fare di meglio che arrivare vicino al Losanna, ma poi cedere alla distanza per 5 – 2. Eppure, dopo primo periodo abbastanza disciplinato, con poche occasioni per entrambe le contendenti, ma un palo di Klasen all’attivo, ci si aspettava prova migliore di quanto non si sia verificato nella ripresa.  Invece, ricomparsa remissività e approssimazione, lo spazio per manovrare il Losanna ne ha trovato quanto voluto e filato via su un 3 – 0 comodo quanto rassicurante. Sul finire del tempo, però, una rete di Lajunen (certamente il più volitivo della combricola), nata un po’ dal nulla, riaccendeva un po’ di sacro fuoco che prendeva vigore sino ad approdare nel 2 – 3, sempre di Lajunen, lesto a ribadire in rete un rebaund di Stephan. Poteva essere un’onda importante da cavalcare: in effetti gli uomini di Kapanen ci provavano, anche se in modo confuso, tanto che il Losanna non correva eccessivi rischi e teneva il più possibile il disco in posizioni poco pericolose. C’era persino la ghiottissima occasione di una superiorità numerica che poteva coronare un aggancio quasi insperabile, ma la frittata la combinavano Fazzini e Loefflel lasciando scappare in solitaria Bertschy per il suggello finale. Ininfluente la rete a porta vuota del 5 – 2.