LUGANO: LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL?

Con una prova discretamente convincente, soprattutto sotto il profilo del gioco di squadra e l’assenza di black out nel corso della partita, il Lugano incasella tre importantissimi punti che lo agganciano definitivamente al trenino delle ultime sopra la linea (tra cui l’Ambrì, ma con una partita in meno). Fa morale anche il secondo shut out consecutivo di Merzlikins (4 – 0 al Davos, 3 – 0 allo Zugo), tornato, dopo acciacchi e disavventure, a offrire prestazione consistente, anche se, a dire il vero, non è stato necessario profondere miracoli. Ma questo è anche merito della difesa che ha saputo tenere a debita distanza l’attacco svizzero centrale. La rete decisiva è stata quella di Bertaggia, che ha sbloccato anche il risultato nel secondo periodo: ottimo assist di Klasen e assolo solitario di Alessio a superare Aeschlimann in back hand. Nel finale sono poi arrivate le reti di Lajunen e Lapierre (a porta vuota). Il malato non è per nulla guarito, ma i segni di ripresa sono evidenti. In più la classifica (che nessuno dice di guardare, ma che, a conti fatti, mette fuoco sotto i … piedi) appare meno penalizzante e, si sa, da cosa nasce cosa…

Nelle altre partite, il FRIBORGO, squadra più in forma del momento, incasella la terza vittoria consecutiva espugnando (4 – 1) la pista di BERNA; continua a segnare il passo il DAVOS, castigato in casa dal LOSANNA (3 – 1), non decolla neppure il RAPPERSWIL, cui la sconfitta di Coppa non ha dato mordente, schiacciato (6 – 2) dal BIENNE trascinato dal nuovo finlandese Karkj e dal rientrante (dopo infortunio) Fuchs; si stacca dal gruppo il GINEVRA che casca alle Vernets per mano del LANGNAU che non ha schierato il nuovo ingaggio, l’italocanadese Stefano GIULIATI, ma ufficializzato, per la prossima stagione, l’arrivo del difensore friburghese Sebastian SCHILT.