Con la diretta rivale per la salvezza, l’Ambrì è andato incontro ad una autentica battaglia che ha portato a tre punti meritatissimi, ma anche alla perdita di capitan Bianchi, già dal primo tempo, per uno scontro – gomitata alla testa di Cervenka e mai più rientrato sul ghiaccio. Così, senza un ulteriore tassello, e con l’avversario che, proprio con Cervenka, bruciava Pinana per l’1 – 0 (la rete è di Clark su rebound concesso dall’incolpevole Manzato), la formazione di Cereda ci ha messo un po’ a carburare come d’abitudine e a ritrovare i giusti equilibri. Abituato a fare di necessità virtù, la formazione leventinese è andata avanti con la sua filosofia del gioco a quattro blocchi, spostando persino Forhler all’ala e Pinana al centro (!). Eppure, messo il piede sull’acceleratore, alla prima ghiotta occasione (doppia superiorità numerica) le botte in successione di Fora (tornato finalmente al gol) e D’Agostini ha ribaltato il risultato. A fermare la truppa non è bastato lo sfortunatissimo 2 – 2 a fil di seconda sirena (innocuo disco deviato da Flynn alle spalle di Manzato), né le maniere forti (brutto fallo di Schneeberger su Hinterkircher, cui faceva giustizia sommaria Goi), né la stanchezza: in short hand Muller portava a spalla l’intero Rapperswil e serviva disco delizioso a Zwerger tutto solo davanti a Bader. Con un carattere così, nessun traguardo appare impossibile.