Con una prestazione in crescendo, l’Ambrì è ancora lì a giocarsela nel finale di una stagione tribolata come non mai. Recuperato Flynn, confermato Novotny, escluso l’evanescente Sabolic, Cereda schiera Muller all’ala e fa debuttare il giovane Rocco PEZZULLO, uno dei tanti Rockets cresciuti volonterosi e che si sono meritati una chance in LNA. Dopo avvio stentato e con un Langnau lesto a capitalizzare il primo power play di giornata, la formazione leventinese ci ha messo un po’ a scrollarsi di dosso la ruggine e le scorie mentali della serata di Friborgo. Ma il pacchetto del primo special team, i quattro stranieri più Trisconi, trovava, proprio con quest’ultimo, il pareggio a spiccioli dalla pausa. Nella ripresa i biancoblu salivano di tono e, con altri due power play, prendevano il largo grazie a D’Agostini ritornato fromboliere di giornata con una doppietta. Certamente il punteggio poteva assumere proporzioni più rassicuranti, ma un 5 vs 3 di oltre un minuto, pur costringendo i tigrotti alle corde, non modificava il punteggio. Solo un rigore di Pesonen, isolato episodio di un terzo tempo tutto di marca casalinga (anche in short hand), metteva un briciolo di apprensione ai minuti finali, nei quali Muller aveva l’opportunità di chiudere i conti con la rete a porta sguarnita. Elemento decisivo della serata, certamente gli special team: soprattutto il power play che, dall’arrivo di Novotny, ha trovato un importantissimo punto di riferimento, sia nella vittoria agli ingaggi (ancora sopra la soglia del 70%), che davanti alla porta dove mole ed esperienza fanno la differenza. Il Langnau dista solo tre punti in classifica, mentre la sconfitta del Berna a Davos, lascia più squadre a ridosso della linea e accende una lotta che si definirà solo all’ultimo secondo della regular season.