Una splendida Finlandia affonda la corazzata Russa e approda alla finale del Mondiale con pieno merito. 1 – 0 il modesto risultato dell’incontro, scaturito dall’unica rete messa a segno da capitan Anttila nel terzo periodo, ma anche tre ferri colpiti in precedenza per la formazione scandinava, per una partita che non ha avuto un solo istante di stasi: velocità, precisione, conclusioni (spesso spettacolari, con invenzioni russe incredibili). La differenza l’ha fatta la compattezza dei bianco blu, chiusi a riccio, nell’ultimo minuto e mezzo a supportare il loro portiere, il monumentale Lankinen, festeggiatissimo, non solo per lo shutout. Ai sovietici non è bastato schierare sul ghiaccio un “sestetto” che annoverava gran parte del meglio disponibile a livello mondiale per raggiungere il pareggio: in finale ci va una Finlandia operaia, fatta di tanti buoni giocatori, tra cui anche gli “svizzeri” Rajala e Pesonen. Nell’altra semifinale, il Canada ha avuto ragione della Cechia (5 – 1), approfittando della prima sbavatura dell’avversario per piazzare il colpo che ha cominciato a far pendere la bilancia dalla parte nord americana. Non che Kubalik e compagni abbiano demeritato, ma la fretta ha tradito le loro trame ed i canadesi hanno cinicamente approfittato di ogni minima occasione per ribadire la loro supremazia. Scavato il solco sul 3 – 0, la partita non ha avuto più storia.