Tanti motivi interessanti nella sfida tra Lugano e Rapperswil: a conti fatti, sono valsi a movimentare più la vigilia che la partita. Ma andiamo con ordine. La nota decisamente più positiva è stato il rientro di Sandro Zurchirken, dopo tre mesi di assenza. Ha fatto vedere cose egregie, specie nei momenti di amnesia difensiva dei compagni, bloccando qualche pericolosa incursione “in solitaria” dei sangallesi. Meritato, alla fine, uno shut out che fa molto bene al morale. In difesa rientra Heed, in attacco Bertaggia; da Biasca arrivano Zangger e Haussener; restano fuori Romanenghi e Ugazzi. Insomma molti motivi interessanti e tanti giocatori che avrebbero dovuto avere elementi validi per mettersi in mostra. Di fatto non è stato così, perchè se il Lugano ha ampiamente meritato il vantaggio (poi risultata l’unica rete della giornata!), va tuttavia detto che il peso delle azioni offensive sono state sostanzialmente sulle spalle del blocco di Arcobello e compagni. Buon per il Lugano che il Rapperswil è apparso in giornata negativa, soprattutto nel pacchetto straniero (quello che supporta la maggior forza offensiva), sprecando numerose superiorità e un clamoroso 6 contro 3 negli istanti finali. Conclusione: bene per i tre punti arrivati, poco altro. Per il Rapperswil la prima sconfitta contro le ticinesi dopo aver messo in tasca 15 punti su 15 disponibili!