AMBRI’: SOLO UN PUNTO CON IL MONACO

Di fronte a oltre 5.000 spettatori, l’Ambrì ha effettuato la sua seconda partita casalinga di Champions affrontando il Monaco, attrezzata formazione tra le più accreditate del panorama europeo. Hanno vinto i tedeschi, dopo i rigori, ma i leventinesi hanno sofferto e lottato per raddrizzare una partita dall’intensità agonistica elevata: in svantaggio per un polsino di Bourque, ex Lugano, con una opposizione di Manzato (oggi preferito a Hrachovina, anche in prospettiva campionato) non scevra di critiche (ma poi il portiere ha giocato partita degna), c’è voluto ancora D’Agostini per il momentaneo pareggio. Anche Muller è andato a bersaglio per il momentaneo 2 – 2, a testimonianza che la formazione di Cereda non ha mai mollato e ha onorato, a tutti gli effetti, la sua partecipazione. Ne trarrà anche insegnamenti preziosi, visto che nel campionato che andrà in scena dalla prossima settimana, non sono molte le partite che richiedono un dispendio mentale e fisico come quelle giocate nel fine settimana alla Valascia, alle quali hanno complessivamente assistito 9.000 spettatori, per una cornice di pubblico decisamente  degna della manifestazione. Piuttosto, qualche elemento chiave, appare ancora troppo poco incisivo per il ruolo che dovrebbe assumere nella compagine: Sabolic e, più ancora, Flynn viaggiano a corrente alternata. Da loro ci si aspetta un contributo maggiore in produttività e segnature che, per il momento, non hanno dato. Prima del debutto di venerdì contro il fortissimo Zugo, mercoledì c’è la prima tornata della Coppa Svizzera (si spera una formalità con il Dubendorf).