Dopo i fasti e le fatiche fisiche e mentali della Spengler, l’Ambrì si rituffa nel campionato con una settimana molto, molto impegnativa che inizia a Losanna. Dopo un primo periodo giocato abbastanza bene e con tonicità consueta, chiuso sull’1 – 1, con vantaggio di Sabolic su illuminante passaggio di D’Agostini, e pareggio vodese con netto fuorigioco non ravvisato, l’Ambrì si è spento sulla staffilata del solito Genazzi e non ha più trovato forza e mordente di rimettersi in carreggiata, pur beneficiando di 5 minuti di superiorità filati (penalità di partita a Traber per brutto fallo, fortunatamente senza conseguenze, su Mazzolini). Così il divario fra le due squadre si è andato progressivamente ampliando, tanto che Cereda ha risparmiato Manzato nel terzo periodo, rischierando Ostlund che ha subito solo la rete del 5 – 1 dallo scatenato Bertschy. Insomma, tutto abbastanza previsto nelle parole di Cereda dopo la Spengler. Una sconfitta che ci può stare, vista anche la forza e la tecnica della formazione diretta da Peltonen, arrivata senza conseguenze e senza rimpianti (la rete da annullare ha influito poco o nulla sull’andamento della contesa).