Non sarà certo una festa intorno all’albero di Natale per tutto il Lugano, sconfitto in casa anche dal Losanna e con Pelletier alla ricerca del primo punto in classifica per schiodarsi dalla penultima posizione. Riportato Postma sul ghiaccio e Zurkirchen in porta, c’era poco da inventarsi per rimediare alla sconfitta di Davos. Purtroppo, invece di progressi, si sono visti passi indietro, con la solita formazione senza mordente, che si trascina, di minuto in minuto, sul ghiaccio. Se ci metti, poi, che il Losanna tutto è ma non una squadra che trasmetta emozioni, il grigiore è calato sulla Resega con i vodesi che, trovata la rete del vantaggio con Genazzi, hanno tirato già una coperta soporifera dalla quale era impossibile districarsi. Non per nulla, il secondo ed ultimo sussulto, è arrivato a fil di terza sirena con la rete a porta sguarnita di Bertschy. Nel mezzo, la formazione di Peltonen non ha dovuto sudare proverbiali camicie per contenere l’avversario: costantemente in ritardo, tanto da far presagire una condizione atletica decisamente poco performante, il Lugano si è limitato, impotente, ad inseguire. Se neppure il cambio alla transenna (oggi coadiuvato da Paul Di Pietro) ha dato quella effimera scossa che tutte le dirigenze si aspettano ad ogni giro di valzer in panchina, vuol dire che i mali della società bianconera sono radicati e profondi, più di quanti i risultati non esprimano.