IL DERBY ALL’AMBRI’

Che il derby sia partita affascinante e imprevedibile lo dimostra la serata della Resega dove un Ambrì formato cuore, coraggio e abnegazione ha messo alle corde un Lugano apparso molto sorpreso dalla verve dei leventinesi che, nel secondo periodo, erano avanti di un perentorio 3 – 0, indiscutibile sotto tutti i punti di vista. A quel punto, partita chiusa, verrebbe di dire. Invece, una rete a stretto giro di posta di Burgler, teneva accesa una speranza flebile, ma non estinta, che si trasformava in fuoco sacro solo nel finale, dopo rete rocambolesca (dormita colossale della retroguardia biancoblu) del 2 – 3, per l’immancabile aggancio ad una manciata di secondi dalla terza sirena. Eppure, mai nel corso della contesa, anche sotto l’arrembare avversario, la formazione di Cereda aveva smesso di essere presente in modo molto pericoloso dalle parti di Zurkirchen, fallendo, a più riprese, il colpo decisivo. E dire che, strada facendo, si erano persi per infortunio Kneubuhler (dal primo periodo) e Fora (dalla fine del secondo). L’Ambrì aveva in serbo il colpo di coda dei rigori (tutti a bersaglio) per portarsi a casa un meritato secondo punto, dopo averne perso per strada un terzo. Purtroppo la bella prestazione relega la formazione all’ultimo rango in classifica. Per il Lugano alti e bassi sono da mettere in preventivo. Certo è che, di fronte alla veemenza dei sopracenerini, Chiesa e compagni sono stati sorpresi e molli nella reazione, sino all’assalto finale.