IL BIENNE PASSA A BERNA

Poca gloria tra le mura amiche per gli orsi bernesi che, su cinque possibilità, incasellano la quarta sconfitta. Questa volta a fare la voce grossa alla PostFinance Arena è stato il Bienne e, se la truppa di Jalonen non cambierà registro, per avere ragione dei Seelanders non sarà sufficiente il compitino, con accelerata ai supplementari, come contro il Ginevra. La partenza a razzo della formazione di Tormanen ha sorpreso i padroni di casa, che hanno ripreso fiato e mordente solo su un perentorio 0 – 3. L’assenza di Puoliot, infortunato, non è stata notata, a differenza delle sfide contro l’Ambrì ai quarti (il che è tutto dire!). Ovviamente la strada è ancora troppo lunga per tentare giudizi. A tal proposito non si dimentichi il largo vantaggio proprio del Bienne, lo scorso anno, contro il Lugano, poi disciolto come neve al sole. Questa volta, la formazione giallo rossa appare decisamente più quadrata. Quindi il compito degli orsi dovrebbe essere meno agevole: le defezioni di molti loro uomini importanti, si stanno facendo sentire. Nell’altra semifinale, lo ZUGO ha imposto la legge del più forte, ma il LOSANNA non ha sfigurato. Sotto di due reti, ha provato a mettere paura dalle parti di Stephan, riuscendo ad accorciare le distanze con l’indiavolato Bertschy, sorretto da un Vermin propositivo. Il recupero di Jeffrey potrebbe essere determinante. Nella finale dei delusi, il DAVOS ha prevalso, non senza patemi e svarioni, sul RAPPERSWIL, piegato solo dalla rete di quel Baumgartner che sta facendo bella mostra e di cui certamente sentiremo parlare a lungo.