L’ultimo sogno non si è avverato: il Bienne ha fatto sua gara cinque e passa ai quarti di finale dopo ennesima sfida tirata sino all’ultimo secondo. Non traggano in inganno i 4 successi ad 1 della serie: a parte la prima sfida, le altre sono vissute sul filo dell’equilibrio, tutte aggiudicate con una sola rete di scarto (a parte una rete a porta vuota), con la formazione di Cereda che ha più seminato che raccolto e, forse, qualche credito con la fortuna può ben vantarlo. Non ha fatto difetto neppure l’ultimo atto alla Tissot Arena. Avvio scoppiettante e ampi tratti della contesa dominati dai bianco blu, ma a fare la differenza sono stati piccoli dettagli, questione di centimetri, tutti, purtroppo, favorevoli ai Seelanders che, sia detto chiaro, non hanno rubato nulla, ma hanno avuto quel pizzico di cinismo in più, frutto anche dell’esperienza e del maggiore tasso tecnico, per far pendere la bilancia dalla loro parte. Si aggiunga che hanno potuto contare su un Hiller perfetto (la lunga militanza in NHL non è stata un caso!) che, nei frangenti decisivi, ha messo il sigillo della sua classe e salvato la baracca. Si chiude tuttavia un anno leventinese come da troppo tempo non se ne vivevano: tutti sugli scudi, nessuno escluso! In più, la ritrovata sintonia squadra – tifosi ha fatto il resto: l’uno a sostegno dell’altro per un obiettivo comune, da raggiungere assieme. Lo testimoniano i tanti accorsi alla pista di Bienne che hanno sopito, con le loro voci, i sostenitori locali e, nonostante la sconfitta, sono rimasti, su spalti ormai deserti, a festeggiare i beniamini, più volte chiamati sul ghiaccio in un simbolico abbraccio.
Rimangono aperte le sfide fra GINEVRA e BERNA, la più equilibrata, sempre all’overtime, con gli orsi spesso in palese difficoltà. Anche questa sera, alla Postfinance, il doppio vantaggio targato Danielino Grassi non è bastato e solo l’ennesimo prolungamento ha permesso, ai padroni di casa, di portarsi avanti nella serie (3 – 2). E’ andata buca al LOSANNA che, a Malley, ha subito pesante sconfitta dall’indomito LANGNAU che, alla Ilfis, tenterà il colpaccio di portare tutto alla sfida della settima e decisiva partita.