Anno nuovo, notizie… vecchie! Persiste la sfortuna dalle parti della Valascia: ora ha colpito MICHAEL FORA (stiramento degli adduttori) e TOMMASO GOI (lussazione della spalla). Tenuto conto della tipologia di infortunio, almeno un mese di stop appare prevedibile!
Mese: Gennaio 2021
DIAZ A FRIBORGO
Lo si sapeva, ora è anche ufficiale: RAPHAEL DIAZ, dalla prossima stagione, vestirà la maglia del Friborgo per le prossime 4 stagioni. Nell’occasione, i burgundi hanno anche annunciato di aver prolungato la collaborazione con il difensore (spesso anche top scorer) RYAN GUNDERSON (un ulteriore anno), del giovane GAETAN JOBIN (sino al 2023), di NATHAN MARCHON (per due anni) e con l’ex PAVEL ROSA sino al 2023
LA PARTITA PIU’ PAZZA DI SCENA A ZUGO
Tra ZUGO e ZURIGO big match di giornata e partita davvero pazza! Cominciano subito di gran carriera i padroni di casa che sono in vantaggio solo dopo 23″ dall’ingaggio d’inizio. Approfittando della letterale assenza dell’avversario, veleggiano sino ad un comodo 4 – 0 ad inizio ripresa. Poi anche i Lions battono un colpo, anzi due: nel volgere di 5 minuti 5 reti e punteggio che passa sul 6 – 3, riaprendo, se non i giochi, almeno la speranza. Ma la pelle del leone deve essere come quella dell’orso! Lo Zurigo piazza un filotto di 4 reti e chiude all’overtime per 7 – 6 una partita che sembrava andata agli archivi dopo spiccioli del primo periodo!
Sulle altre piste, vittoria di misura del DAVOS a LANGNAU (4 – 3 all’OT) e del BIENNE a RAPPERSWIL (3 – 2 dopo i rigori). I grigionesi avevano aperto le marcature con Palushaj (poi infortunatosi in uno scontro con Lardi e prevista lunga inattività). Nel periodo centrale Hugeunin pareggia e il neo acquisto Nussbaumer allunga di nuovo. Il solito micidiale terzo periodo dei tigrotti porta al sorpasso i padroni di casa, raggiunti da Ambhul al 56′. Chiude all’overtime la staffilata di Corvi.
Lehmann prima spaventa Van Pottelberghe, poi segna davvero per il meritato vantaggio dei padroni di casa, ma la superiorità dei Seelanders si concretizza nella ripresa con le reti di Lindbohm e Tanner. Si infortuna Nyffeler (ne avrà forse per un mese), ma il Rapperswil non demorde e con un’invenzione di Clark acciuffa il pareggio. Tutto rimandato ai rigori che premiano la maggiore abilità dei giocatori del Bienne.
IL LUGANO SUPERA IL BERNA
Torna Schlegel tra i pali, ma il risultato non cambia: come il suo collega Zurkirchen, altro shut-out! In ogni modo la serata non è stata per il Lugano solo rose e fiori, eccezion fatta per l’estremo difensore bianconero che, rete inviolata a parte, ci ha messo del suo per ottenere tanto di risultato! I padroni di casa si sono espressi meglio nella prima frazione di gioco, dove, guarda caso, ha anche ottenuto le due reti che segnano il punteggio della giornata. Nella ripresa la pressione del Berna si è fatta sentire e hanno spesso sfiorato la concretizzazione delle loro azioni. In ogni modo numerose opportunità sui entrambi i fronti avrebbero potuto modificare il punteggio, ma la bravura dei portieri e l’imprecisione degli attaccanti (ghiottissima l’occasione capitata a Bader), non hanno inciso.
AMBRI’: UN PUNTO CHE VA STRETTO
Settimana davvero di fuoco per la formazione di Luca Cereda costretta ad affrontare, in rapida successione, in trasferta, le prime tre squadre della classifica. Si comincia con il Losanna, abitualmente ostica per i leventinesi e con il recente 0 – 6 incassato alla Valascia. Per l’Ambrì una serata di luci ed ombre, con molte possibilità offerte agli avanti biancoblu, ma ancora poca gloria per il marcatore. Sin dalle prime battute, la serata poco ispirata delle opposte difese, ha confezionato possibilità di gloria per molti. Pochi, in vero, coloro che ne hanno approfittato: anzi, uno solo per parte! Nel primo periodo il vantaggio vodese porta la firma di Gibbons, nel terzo tempo il meritato pareggio di Kostner, tra i pochi a vedere la porta, in queste ultime settimane, con una certa regolarità. Per il resto molte opportunità finite nel nulla più per demerito dell’attaccante che per bravura del portiere. Alla resa dei conti il solo punto raggranellato da Fora e compagni non è male, ma avrebbe potuto essere arrotondato da altri due se le discese davanti a Stephan (in solitario, o peggio in sovrannumero) avessero trovato migliore conclusione. Alla fine ci sono voluti i rigori per dirimere il punto supplementare e la mano di un ex (Cory Emmerton) ha fatto ancora una volta la differenza.
LO ZURIGO TRAVOLGE IL FRIBORGO
Lo Zurigo aveva dovuto aspettare l’overtime, una settimana fa, per avere ragione del Friborgo. Ora ha fretta di liquidare la pratica e passa subito in vantaggio con un bel tiro di Morant. La pressione dei padroni di casa è sterile ed inrete ci va Bodemann per il raddoppio. Quindi Kruger mette il sigillo su un 3 – 0 che non può più essere messo in discussione. Nel terzo periodo il solco tra vincitori e vinti si allarga con la doppietta del top scorer Hollenstein. Terzo shut out per Ludovic Waeber!
IL COMPITINO DEL LUGANO BASTA
Tanti motivi interessanti nella sfida tra Lugano e Rapperswil: a conti fatti, sono valsi a movimentare più la vigilia che la partita. Ma andiamo con ordine. La nota decisamente più positiva è stato il rientro di Sandro Zurchirken, dopo tre mesi di assenza. Ha fatto vedere cose egregie, specie nei momenti di amnesia difensiva dei compagni, bloccando qualche pericolosa incursione “in solitaria” dei sangallesi. Meritato, alla fine, uno shut out che fa molto bene al morale. In difesa rientra Heed, in attacco Bertaggia; da Biasca arrivano Zangger e Haussener; restano fuori Romanenghi e Ugazzi. Insomma molti motivi interessanti e tanti giocatori che avrebbero dovuto avere elementi validi per mettersi in mostra. Di fatto non è stato così, perchè se il Lugano ha ampiamente meritato il vantaggio (poi risultata l’unica rete della giornata!), va tuttavia detto che il peso delle azioni offensive sono state sostanzialmente sulle spalle del blocco di Arcobello e compagni. Buon per il Lugano che il Rapperswil è apparso in giornata negativa, soprattutto nel pacchetto straniero (quello che supporta la maggior forza offensiva), sprecando numerose superiorità e un clamoroso 6 contro 3 negli istanti finali. Conclusione: bene per i tre punti arrivati, poco altro. Per il Rapperswil la prima sconfitta contro le ticinesi dopo aver messo in tasca 15 punti su 15 disponibili!
E’ UN BUON AMBRI’, MA VINCE IL BIENNE
Trovare la via giusta dopo la deludente prestazione con il Losanna non era facile. Con l’innesto di Brendon Perlini, giunto alla Valascia un paio d’ore prima dell’incontro, l’Ambrì ha trovato qualcuno che potesse mettere un po’ di brio nello spogliatoio biancoblu, oltre a far vedere di essere in possesso di numeri interessanti, specie nel primo periodo (il primo tiro è stato pericoloso e deviato in extremis da Van Pottelberghe). E’ caduta quanto meno la maledizione del power play, con due reti segnate, la prima per il momentaneo vantaggio con Flynn. Nel complesso, la squadra ha mostrato anche una bella reazione, rimontando per ben due volte. Purtroppo, come dice Cereda, bisogna ancora lavorare sulla continuità. Le reti del vantaggio ospite, sono infatti giunte un po’ inaspettate: è bastata una verticalizzazione improvvisa per mandare all’aria tanto lavoro importante e interessante in un amen. Certo gli effettivi sono ancora contati e qualche giocatore sembra un po’ alla ricerca della propria immagine e collocazione. Infatti, sia Horansky che Rohrbach hanno giocato pochissimo: nulla il primo, una manciata di minuti il secondo. Proprio loro che, dalla situazione attuale, avrebbero dovuto capitalizzare un’occasione d’oro per imporsi all’attenzione. Per ora ripartiamo da Perlini, giovane di buone qualità e tanta voglia di mettersi in mostra per tornare da protagonista nell’hockey dei massimi livelli. All’Ambrì sfruttare … il treno che passa in corsa.
… E IL DAVOS BATTE ANCHE IL LOSANNA
Pare averci preso gusto la truppa di Wohlwend che risale la classifica a marce forzate. Dopo un paolo per parte, ancora Lukas Frick sblocco il tabellone in inferiorità. Ma il Davos ha ben altre frecce nel suo arto e prima pareggia con Frehner, poi passa con la solita staffilata di Nygren. Nel terzo tempi il tiro al volo di Conacher concretizza un power play perfetto, ma quando ormai tutti pensano ai supplementari, ci pensa Jung a regalare i tre punti ai padroni di casa.
LO ZUGO PASSA ANCHE A ZURIGO – DAVOS A VALANGA – AL FRIBORGO IL DERBY ROMANDO
Lo scontro tra le prime due della classifica, all’Hallenstadion, va allo ZUGO. Partita equilibrata, e non poteva essere altrimenti, infiammata da Kovar che sfrutta, in combutta con Hofmann, l’unica disattenzione difensiva dei LIONS, prontamente pareggiata da Andrighetto. Ovvia la decisione ai rigore: fa testo quello di Senteler
Il BIENNE recupera qualche infortunato, in particolare torna Brunner, assente da novembre per una commozione cerebrale. Suo l’assist per Kunzle ad aprire le marcature. I Seelanders sono padroni del ghiaccio e vanno a rete altre due volte: con Rajala (tornato ai micidiali slap in power play) e con Hugli. Poi poco sino al finale in cui il RAPPERSWIL trova solo il gol della bandiera.
Il FRIBORGO si aggiudica a fatica il derby romando con il GINEVRA. L’allungo dei padroni di casa nel primo periodo, illude. Ma il Ginevra, mai domo, nella ripresa riapre una discussione mai chiusa. A Walser e Sprunger, risponde Richard, quindi due pali in 10 secondi, ma contro l’andamento del gioco i dragoni tornano avanti con Deshanais. Kast fa sentire il fiato sul collo sino alla fine, ma il Friborgo non capitola più.
Il LANGNAU passa in vantaggio con la prima rete svizzera di Nilsson, ma la gioia dura poco perché, dalle parti di Punnenovs, si scatena una grandinata senza precedenti: prima della pausa, che per i tigrotti pare non arrivare più, sei reti incassate, le prime tre in 3’04” dal 3.35, le altre in pacco regalo dal 17.16 in 2’34”!! Entra in porta Zaetta e il Langnau prende fiato con la rete di Sturny, ma nel finale le nuvole sono ancora basse e il malcapitato portiere raccoglie altre tre dischi alle spalle. Nella serata d’altri tempi vanno a bersaglio per il DAVOS: Nussbaumer, Herzog (tre volte), Palushaj, Marc Wieser, Turunen (2) e, per la prima volta con la nuova maglia, Zgraggen.