AVVIO DEL CAMPIONATO: AMARA TRASFERTA A BERNA PER L’AMBRI’

Che la trasferta a Berna sia sempre assai problematica era risaputo. L’Ambrì, conscio della situazione e costretto a rinunciare a Nattinen, ma in grado di recuperare Horansky e Fora, si è presentato con le linee provate in settimana e ampiamente rimescolate. La soluzione ha consentito di trovare maggiore equilibro fra i blocchi che hanno quasi sempre retto bene il confronto con un avversario, anche lui alle prese con problemi di “assemblaggio”, visti i molti nuovi innesti, ma pur sempre di tasso tecnico elevato. E’ mancata la concretezza, cosi Kahrunen ha festeggiato shut out e sono bastati i guizzi vincenti di Haas e Jeffrey per mettere al tappeto la volenterosa squadra di Cereda. Buoni segnali però sono giunti dal ghiaccio: conferma della levatura di Ciaccio (oggi preferito a Conz), della solita caparbia ricerca della soluzione vincente, di un Pezzullo cui si perdona qualche ingenuità (rigore provocato e parato da Ciaccio) vista la padronanza con cui amministra anche complicate situazioni, ma anche sterilità del power play che non ha ancora trovato la via della rete (nonostante anche 5 minuti per penalità di partita a Praplan) per mancata ottimizzazione delle punte di diamante (Zwerger e D’Agostini).

AVVIO DEL CAMPIONATO: IL LUGANO A PASSO DI CARICA

Chi ben comincia… A dire il vero il Lugano aveva anche chiuso bene la preseason nel secondo derby “di prova”, ma l’impegno con lo Zurigo, forte delle sue nuove stelle NHL era di quelli che fanno testo. E se il copione è quello scritto dalla formazione di Pelletier, allora la stagione in riva al lago si tinge di ottimi colori: 4 -0, con doppietta di Carr e bella rete del redivivo Burgler in apertura, shut out di Schlegel e retroguardia sottocenerina solida e priva di fronzoli, gioco concreto e ripartenze veloci a sfruttare le doti tecniche dei molti componenti la formazione bianconera. Insomma, molte cose sono cambiate dalla precedenti stagioni e gli innesti sono stati di qualità (per alcuni anche sorprendente se si pensa, su tutti, a Wolf, con i soliti ben informati a storcere il naso per la carriera non di primissimo livello, ma alla resa dei conti molto attento, solido, preciso; insomma quello che si chiede a un difensore che deve difendere!). Per contro lo Zurigo non è stato a guardare, ha opposta la sua bella resistenza, ma le reti sono cadute con una tale naturalezza, che presto si è trovato con pochi argomenti ed è uscito dalla pista ancora domandandosi dove aveva fatto male i conti. Unico dubbio: chi ha contratto sino a novembre resterà o dovrà essere sostituito? Per ora non corriamo troppo avanti… godiamoci il presente