Nella consueta riunione della Lega, sono state votate alcune modifiche al regolamento che diverranno operative dal prossimo campionato, o dai successivi. Il primo punto interessante riguarda i coach’s challenge: sia quelli richiesti per verifica del fuorigioco, sia quelli per ostruzione sul portiere. Per l’ostruzione in area di porta, l’allenatore avrà la facoltà di chiedere la verifica della quaterna arbitrale: se la decisione sarà avversa alla richiesta, la squadra perderà il diritto a chiedere un ulteriore challenge nel corso della partita e anche la possibilità di effettuare un time out. Viceversa, in caso di parere favorevole, il tecnico manterrà entrambe le possibilità per una eventuale ulteriore occasione. Per il challenge in materia di fuorigioco, il tecnico avrà a disposizioni più possibilità nel corso dello stesso incontro, ma in caso di parere avverso, la sua formazione subirà una penalità di due minuti. Quanto all’annosa questione delle telecamere che inquadrano dall’alto la linea di porta, il progetto di ammodernamento delle piste è stato approvato, ma entrerà in vigore dalla stagione 2020/21. Procedura agli ingaggi: la possibilità di punire un giocatore che non effettua regolarmente l’ingaggio sarà mantenuta anche negli ultimi due minuti dei tempi regolamentari e anche nei tempi supplementari. Per la LNB, le ultime quattro squadre classificate al termine della regular season, disputeranno un ulteriore minitorneo di sei partite, mantenendo i punti acquisiti e la differenza reti. L’ultima classificata effettuerà uno spareggio con la vincente di I Lega, a condizione che la stessa squadra sfidante sia abilitata alla promozione.
Mese: Giugno 2019
PUBBLICATO IL CALENDARIO 2019/20
Pubblicato il calendario per la stagione 2019/20. Il via ufficiale il 13 settembre con entrambe le ticinesi impegnate in casa: il Lugano con il Losanna, l’Ambrì con lo Zugo. Come sempre calendario un po’ stravolto dalla situazione piste: per Losanna e Davos il debutto casalingo si annuncia più in là nel tempo, da almeno metà ottobre. Quanto al “gruppo” geograficamente assemblato per disputare sei partite aggiuntive, questa volta buone notizie per le ticinesi che non si vedranno affiancate dai soliti Zugo, Berna o Losanna. Faranno parte del gruppo Rapperswil e Davos.
KOIVISTO A BERNA – JOORIS A LOSANNA
Il Berna era alla ricerca di un difensore straniero per la sostituzione di Adam ALMQUIST che, si sapeva, non avrebbe trovato conferma. La Finlandia campione del mondo è stata spesso sotto i riflettori di molti e così gli Orsi Bernesi, che non hanno certo problemi di budget, non si sono lasciati sfuggire l’occasione di mettere sotto contratto il forte e appariscente Miika KOIVISTO, che lascia la Dinamo Mosca e la KHL. A Losanna, ma era nell’aria già dalla scorsa stagione, ecco l’arrivo del canadese con licenza svizzera Josh JOORIS, figlio di quel Mark che, negli anni novanta, aveva militato in Svizzera con le maglie di Rapperswil, Ginevra, Bienne e, appunto, Losanna. Il giocatore, un trascorso in NHL con 222 partite all’attivo e 55 punti, aveva trascorso l’ultima annata in AHL ai Toronto Marlies. Ha sottoscritto contratto che lo lega per tre anni al club vodese.
ROCKETS – SI VA AVANTI
“Il CdA della HC Biasca SA comunica con piacere che gli azionisti della Società hanno concordato fra di loro le grandi linee per la prosecuzione dei “Ticino Rockets” nella stagione 2019-20, i cui dettagli verranno formalmente approvati dall’Assemblea generale convocata il prossimo 27 maggio. Fra le principali novità degli accordi raggiunti, HCAP e HCL metteranno a disposizione dei Ticino Rockets un giocatore straniero a testa e l’HC Davos entrerà a far parte a pieno titolo del club, acquisendo il 10% del capitale azionario, partecipando finanziariamente e mettendo a disposizione 4 giocatori. HCAP e HCL hanno inoltre confermato la messa a disposizione di, rispettivamente, 6 e 4 giocatori oltre a un allenatore e al suo vice, così come l’Associazione HCB assicurerà le condizioni quadro per il prosieguo dell’attività sportiva a Biasca e i GDT che continueranno a garantire il loro contributo al club. Per quanto attiene allo staff sportivo, diversi colloqui sono stati avviati e verranno comunicati una volta raggiunti gli accordi del caso. Fino a quel momento non verranno rilasciate altre comunicazioni. Le discussioni preliminari già svolte con i potenziali giocatori e “prospects” possono ora essere portate a termine e contrattualizzate, così da poter informare al più presto anche sulla composizione del roster. Il CdA della HC Biasca SA ringrazia gli azionisti per il sostegno e per la flessibilità dimostrata nel raggiungere soluzioni consensuali per la nuova composizione dell’azionariato e del Consiglio di amministrazione medesimo che sarà ancora presieduto dall’avv. Davide Mottis”.
Con questo comunicato ufficiale, il futuro prossimo dei Ticino Rockets appare concretamente avviato dopo le nuvole che erano apparse basse e minacciose sul cielo di Biasca alla fine della scorsa stagione. Ha prevalso lo spirito collaborativo di tutti per non gettare via una promettente realtà che cominciava a dare i suoi frutti. Certo, questi erano apparsi maggiori per la sponda leventinese, ma i bianco blu, oltre che responsabili per il 51% del budget, avevano maggiormente investito nei loro giovani di talento che erano, successivamente, afferiti alla prima squadra con lo stesso head coach Luca Cereda. Dallo scorso anno anche il Davos si è affacciato alla realtà ticinese e il suo impegno è stato mantenuto anche per il prossimo campionato. Dunque maggiori certezze per le speranze ticinesi parcheggiate a Biasca, oltre ad utile banco di prova per gli atleti delle rispettive prime squadre che, per eventuali infortuni, avranno bisogno di un periodo di assestamento. Da sottolineare anche la novità sul fronte straniero (sino ad ora i Rockets erano l’unica formazione a non aver mai schierato giocatori con licenza estera), visto che dal prossimo campionato scadrà la clausola di salvaguardia dalla retrocessione. In vero, con i chiari di luna che aleggiano sulla serie cadetta, è poco prevedibile che altri si avventurino a fare il passo più lungo della gamba. Ma non si sa mai.